M5S. Quando votare?

Ci possono essere motivazioni diverse per essere critici rispetto al Movimento 5 Stelle. Ad esempio i problemi legati ai meccanismi democratici interni, alla modalità di selezione della loro classe dirigente, o magari ai problemi di gestione politica nelle amministrazioni locali. Ma oltre a questo tipo di perplessità, la domanda che in molti si pongono è: ma in M5S uno vale veramente uno? oppure si tratta di un modo diverso di generare una struttura di gestione di cose pubbliche e di aggregare intorno ad esse un consenso?

Scrive Grillo

Un consigliere M5S non dovrebbe diventare uno a cui abbiamo delegato il diritto di agire in nostra voce, quanto piuttosto il nodo di una rete collocato in una posizione strategica. Un terminale che veicola istanze e proposte della rete tutta in un senso, e nell’altro porta trasparenza sulle decisioni e sulle scelte fatte in consiglio, rimettendole a sua volta in rete.

Chiaro come enunciato di principio. Ma quanto di questo enunciato diventa reale? Noi abbiamo svolto una campagna di studio basata sull’analisi semantica dei twitter inviati da una fonte “dirigente” del M5S (ovvero #M5S_Camera, l’utenza twitter dei deputati pentastellati) messa al confronto con due #hashtag generici, riferiti all’universo dei simpatizzanti del movimento e di uno specifico tag riferito alla possibilità di votare nel 2017, #elezioni2017. I risultati sono ancora preliminari (pubblicheremo qui un analisi completa alla fine di Marzo sul M5S ed il voto) ma molto interessanti.

Quello che si nota è una sostanziale convergenza tra twitter provenienti da “fonte ufficiale del movimento” e twitter selezionati dalla base, nel senso che in entrambi i casi si tende a diminuire l’importanza per così dire, strategica, del votare presto (ad esempio per difendere la posizione di chi dice che votare alla scadenza della legislatura è un trucco per poter ottenere un vitalizio). In generale si nota un diminuire dall’attenzione sul tema voto presto. E questo, in un movimento politico più classico, dovrebbe essere maggiormente presente nella classe dirigente (più attenta alle questioni generali) piuttosto che nella base.

 

I

 

Democrazia e Parlamento: analisi comparativa

La raccolta dati ha avuto una durata di 10 giorni: le tendenze sono rimaste pressoché costanti per tutto il periodo di analisi, rivelando quindi una continuità di giudizio da parte degli utenti di Twitter. Questo vuol dire che l’opinione è radicata nelle persone e non facilmente scalfibile in base agli eventi quotidiani, se non con peggioramenti al comparire di notizie negative.

Prima di procedere con l’analisi, alcune valutazioni generali, da tener presente  analizzando contenuti semantici sul web:

(1) la tendenza degli utenti è quella di essere negativi ovvero scriviamo per lamentarci, criticare e insultare. Più difficile che gli utenti scrivano in senso “positivo”: questo comportamento è un tipico bias cognitivo, del tipo di quelli studiati per esempio da Max Bazerman, psicologo presso la Business School di Harvard. E’ particolarmente vero se si tratta di messaggi del genere broadcast, come nel caso di Twitter. Diverso è il discorso se consideriamo il caso dei blog, ed in generale della comunicazione su web più spiccatamente peer-to-peer: in questo caso valgono regole opposte, ad esempio la tendenza è quella di compiacere il proprio lettore, percepito come “vicino”. (questo articolo illustra in maniera chiara la distinzione http://www.bancaforte.it/articolo/le-cattive-notizie-vanno-sulla-stampa-le-buone-dappertutto-RB58630c)

(2) stiamo analizzando gli utenti di Twitter, quindi stiamo prendendo in considerazione non un campione rappresentativo della popolazione italiana ma una precisa fascia di utenti: ciò ha un effetto distorsivo sull’analisi, soprattutto per temi di natura politica (vedi http://www.italiagermania.org/2012/03/ma-chi-usa-twitter-in-italia/)

Descriviamo ora brevemente lo strumento utilizzato.

Il nostro sistema di raccolta e analisi dei dati, il cui nome è Twitter Opinion Dynamic, elabora due misurazioni: la prima è una misura dell’intensità del commento positivo/negativo (“Misura Positivi/Negativi”). Facciamo un esempio: “molto bello” ha un valore maggiormente positivo rispetto a “bello”. La seconda misura è invece rappresentata dal numero di Tweet positivi/negativi/neutri ovvero il conteggio dei commenti che presentano quelle caratteristiche.

Lo studio di queste mese ha generato le seguenti misurazioni:

Cosi suddivisi per singola ricerca:

Analizziamo ora i dati e valutiamo il primo grafico riferito alla “Democrazia”:

Quello che emerge dai dati è la sostanziale parità tra numero di tweet positivi e negativi, che riflette una tendenza storica degli utenti a distribuirsi equamente quando il tema è generalista e di forte impatto emotivo (ad esempio, parlando di grandi temi come “democrazia” e “libertà”, vedi: http://journals.cambridge.org/action/displayAbstract?fromPage=online&aid=7947643 )

Tuttavia si nota subito che chi parla bene della democrazia ne parla con maggior “entusiasmo” rispetto a chi è critico. Concentriamoci quindi su chi parla “male” della democrazia e leggiamo i Tweet nel dettaglio; quello che si scopre è che non si denigra la democrazia ma gli utenti tendono a metterne in evidenza con grande rammarico, i limiti. Una sorta di negatività, che nasce dalla disillusione: sono veramente pochi gli utenti che preferiscono la monarchia alla democrazia e postano questo loro pensiero sul web (a volte si tratta di affermazioni tra l’ironia e il cinismo. Classifichiamo questi commenti come “rumore di fondo”).

Possiamo quindi dire che, nonostante tutto, la democrazia come riferimento anche solo ideale raccoglie consenso. Tuttavia la democrazia esiste attraverso le sue forme di rappresentanza e quindi si manifesta nel Parlamento. E allora, cosa pensano gli utenti del Parlamento ?

Qui la situazione cambia radicalmente e lo vediamo subito nel grafico:

Non è difficile immaginare il contenuto dei Tweet negativi: si va dall’insulto alla denigrazione ad espressioni in generale di odio. Il Parlamento è oggetto di accuse di vario genere ed è stato individuato come una delle cause del degrado sociale e della crisi della Nazione, a volte anche con argomentazioni surreali in stile complottista.

Si è quindi creato un trend negativo, che si acuisce ovviamente nelle giornate in cui le notizie ci riportano scandali politici o malcostume politico anche individuale.

Più interessante analizzare i commenti positivi: depurando i dati dai commentatori, siano essi individui, associazioni o gruppi, di “supporto” ai politici di professione, troviamo comunque uno zoccolo duro di utenti che separano “il bambino dall’acqua sporca” prima che essa venga gettata.

Si tratta di utenti che separano l’istituzione da chi la “frequenta” perché riconoscono che:

  • “i politici siedono in parlamento ma siamo stati noi a mandarceli”, quindi è colpa nostra.
  • “se elimini il parlamento allora elimini anche la democrazia, nonostante tutto”, quindi scelgo il male minore per paura del male maggiore.
  • “in realtà chi siede in parlamento conta poco rispetto a chi conta di più e che neanche risiede in Italia”, quindi il male è da un’altra parte.

La Svizzera e il sondaggio sul Gripen

A pochi giorni dal voto come è orientato l’elettorato del Canton Ticino nei confronti dell’acquisto del cacciabombardiere Gripen ?  (2014)

La sentiment analysis ci consegna un quadro inedito circa il possibile esito della votazione …

Parole utilizzate e classificazione:

Tema Descrizione
#gripen # di commento usato sia pro che contro [1]
gripen L’uso della lingua italiana garantisce la corretta individuazione di Gripen con il cacciabombardiere

Lingua: italiana

Analisi quantitativa: 

Giorni Numero Tweet Positivi Numero Tweet Negativi Numero Tweet Neutri
17/04/2014         10          11           2
18/04/2014           4           4           2
19/04/2014          –           2           1
20/04/2014           2           1          –
21/04/2014           7           7           3
22/04/2014           1           2           1
23/04/2014          –           2           3
24/04/2014           3           3           1
25/04/2014           5           1          –
26/04/2014           3           1           3
27/04/2014          –           1           1
28/04/2014         36          50           4
29/04/2014           8          11           9
30/04/2014         15           5           7
01/05/2014           6           4           2
02/05/2014           1           3           1
03/05/2014           8           7         13
04/05/2014           4           8           9
05/05/2014           4           5           6
06/05/2014           1           1          –
07/05/2014         14          11           5
08/05/2014           2           1           2
09/05/2014           1           4           1
10/05/2014           3           7           2
11/05/2014           1           1          –
12/05/2014          –           4           1
13/05/2014           2           5           1
14/05/2014          –           2           4
15/05/2014           2          –           2
16/05/2014          –           1           1
17/05/2014           1          –           2
Totale complessivo          144           165             89

 

 

Data Conteggio Indice Positività Indice Negatività
17/04/2014             26 –           13
18/04/2014              6 –             9
19/04/2014             – –             2
20/04/2014              2 –             1
21/04/2014              8 –           18
22/04/2014              1 –             4
23/04/2014             – –             2
24/04/2014              4 –             6
25/04/2014             11 –             1
26/04/2014              5 –             3
27/04/2014             – –             1
28/04/2014             68 –           86
29/04/2014             16 –           13
30/04/2014             25 –             6
01/05/2014              6 –             4
02/05/2014              2 –             3
03/05/2014             12 –           11
04/05/2014             11 –             8
05/05/2014             12 –             5
06/05/2014              1 –             2
07/05/2014             19 –           19
08/05/2014              3 –             2
09/05/2014              2 –             4
10/05/2014              6 –           11
11/05/2014              1 –             1
12/05/2014             – –           16
13/05/2014              5 –             6
14/05/2014             – –             3
15/05/2014              2             –
16/05/2014             – –             1
17/05/2014              1             –
Totale complessivo               255 –            261

 

I picchi nei commenti si hanno nei giorni di dichiarazione politiche pro / contro il progetto.

Trend: 

Data Conteggio Indice Positività Indice Negatività
Totale complessivo           255 –         261

Commento:

La tendenza, fatto salve le difficoltà nell’analizzare un esiguo numero di commenti, è verso una pronuncia negativa al referendum.

Utilizzando gli indici di positività e negatività sul numero di commenti ci aspettiamo il seguente orientamento:

GRIPEN Il TICINO si esprime:
SI 47%
NO 53%

Si avverte un sostanziale equilibrio sia nel numero di commenti che nella qualità dei commenti con oscillazioni giornaliere.

Non esiste un conformismo predefinito legato a un tema forte.

Entrambe le posizioni sono percepite come valide.

Il tema forte è: “non ci servono/ci servono” più che argomentazioni economiche o di dettaglio.

[1] Non si sono deliberatamente analizzati # e @ afferenti ai comitati promotori per poter avere una valutazione imparziale